ORE 3.30 DEL MATTINO

Scritto da Francesco Valentino Dibenedetto
Ore 3.30 del mattino del 7 maggio 2016

Se è vero, come è vero, che un gruppo di autorevoli scienziati hanno previsto l’estinzione del genere umano nel giro di tre-quattro generazioni, allora occorre un’inversione di rotta. L’unica cosa sensata che possiamo fare è cercare di svoltare su un cammino di consapevolezza.

L’essere umano dell’epoca attuale, inquadrato nei tre momenti essenziali della sua vita, - quando mangia-, --quando parla- e -quando opera-, pare non abbia la minima idea di cosa accada quando compie detti atti senza cognizione di causa.

E’ ora di comprendere la grande responsabilità di quell’atto che ognuno dei sette miliardi di persone che popolano questo pianeta compie diverse volte al giorno quando sceglie di fare uso di alcuni prodotti piuttosto che altri.

Ebbene tutto, alla fine, fa perno su come vengono gestiti i terreni agricoli. E’ certo che continuando con l’uso di concimi e pesticidi quella previsione dell’estinzione del genere umano sia inevitabile. Questa responsabilità ricade su ogni essere umano di questo pianeta, non solo su chi coltiva la terra.

Iniziando a selezionare prodotti ottenuti da un’agricoltura consapevole, parte la svolta.

Noi dell’Archetipo stiamo facendo la nostra parte, avendo sposato a pieno gli insegnamenti di due grandi maestri: Rudolf Steiner e Masanobu Fukuoka, a cui sono dedicate tutte le nostre produzioni.

L’agricoltura si deve fare comprendendo i percorsi e le leggi della natura: ogni nostro atto agricolo, fondamentalmente, può andare verso la Vita o verso la Morte. Iniziamo a selezionare solo quelli che favoriscono la Vita e nel giro di breve tempo riusciremo a smentire quella previsione nefasta di quel gruppo di scienziati.

Tutto questo lo possiamo anche osservare in un semplice bicchiere di vino, ove se la natura è integra, verrà alla ribalta accarezzando i nostri sensi, regalandoci benessere.

L’homo tecnologicus, oggi, è diventato talmente bravo nel costruire gli alimenti che è giunto al punto di saper ingannare molto bene i nostri sensi, presentandoci prodotti artefatti ad hoc, ma il mattino seguente le verità vengono tutte al pettine, rivelate dai nostri mal di testa, stanchezza, bruciori di stomaco etc.

La scelta di questi ultimi prodotti (gli artefatti), in realtà, comporta come minor danno quello arrecatoci in prima persona, mentre, di fatto, il danno maggiore è a carico del nostro pianeta.

E’ giunto il momento di prendere coscienza della grande portata che ogni nostro singolo atto ha sull’intero sistema. Direzionando la scelta su prodotti autentici, non daremo beneficio solo a noi, ma all’intero pianeta, salvaguardandolo per le generazioni future.

Per noi dell’Archetipo produrre vino, secondo natura, non è solo un modo per fare attività, ma vuole essere un messaggio per quell’ homo tecnologicus smarrito e ingannato dall’ oblio dello stato di incoscienza in cui versa:

GodeteVi i nostri due ultimi arrivi – il Fiano e il Greco Bianco –

In cantina ci sono sembrati due autentiche espressioni della natura solo accarezzata dall’essere umano.

L’abbiamo messo in bottiglia così com’è; non abbiamo voluto aggiungere neanche un po’ di anidride solforosa per portare in tavola la natura integra.

Il nostro vuole essere un messaggio forte: fare diversamente, si può.

Trattateli bene e godetevene.

Francesco Valentino Dibenedetto